L’intervento di Maurizio Landini alla manifestazione della Fiom del 18 maggio 2013
“Non ci dobbiamo difendere dalla Costituzione ma dobbiamo cambiare passo per realizzarla in tutti i suoi punti, dal lavoro alla salute, fino alla istruzione”.
L’intervento di Maurizio Landini alla manifestazione della Fiom del 18 maggio 2013
“Non ci dobbiamo difendere dalla Costituzione ma dobbiamo cambiare passo per realizzarla in tutti i suoi punti, dal lavoro alla salute, fino alla istruzione”.
da Micromega
http://temi.repubblica.it/micromega-online/a-sinistra-e-questione-capitale/
Con il voto per il Napolitano-bis il Pd ha scelto la politica compromissoria delle larghe intese. Ora che la coalizione Italia Bene Comune sta andando in frantumi, per la sinistra italiana è arrivato il tempo di scegliere cosa fare. Le elezioni al Campidoglio possono rappresentare un tassello importante per la costruzione di un’alternativa.
di Sandro Medici*
Svuotata, smarrita, abbattuta, furiosa. Scegliete voi come definire la sinistra italiana, oggi, dopo la catastrofe parlamentare di sabato pomeriggio. Sconfitta ancora una volta dalle proprie patologie, da quell’estenuante sdoppiamento tra poter e dover essere. Specchio frantumato da incertezze e contraddizioni mai superate, da equivoci e ambiguità mai sciolti, da compiacenze e servilismi mai ammessi ma di fatto agiti e forse subiti.
L’onda lunga dell’89, che nel tempo sempre più intorpidiva, fino a diventare schiumosa risacca, ha trovato infine il suo definitivo approdo. Il peggiore: l’abbandono, l’estinzione, la resa.
Inascoltati o scherniti, in diversi andavamo dicendo che non ci sarebbe stato esito diverso, che sarebbe stato necessario Continua a leggere
Composizione grafica di Luca Peruzzi
da Micromega
La democrazia è compromessa, l’etica della responsabilità abusata, quando dall’agenda politica scompare ogni accenno al conflitto di interessi e al dominio berlusconiano sulle tv. Gli italiani (compresi gli 11,5 milioni che si sono astenuti, per rassegnazione o rabbia) hanno condannato vent’anni e più di politica offesa da tornaconti partitocratici. Sono stati ignorati.
di Barbara Spinelli, da Repubblica, 1 maggio 2013
Proprio nel momento in cui prometteva il “linguaggio sovversivo della verità”, il nuovo presidente del Consiglio ha riscritto a modo suo, storcendolo non poco, il mito di David e Golia. Lo voleva usare come parabola delle larghe intese e della pacificazione, quando è una storia di guerra astuta e cruenta. Ha evocato la rinuncia alle armi del fanciullo-pastore. Quasi quest’ultimo prefigurasse un Cristo (falso, peraltro) che porge la guancia all’avversario e per questo rifiuta l’elmo di bronzo, la corazza, la spada – cui non è abituato – portando con sé solo cinque ciottoli lisci e la fionda.
In realtà David li porta per uccidere Golia, non per schivare il duello. Golia, il gigante filisteo alto sei cubiti e un palmo, Continua a leggere
KEN LOACH per il 1 maggio
«Gli attacchi contro la classe operaia si stanno verificando in tutta Europa. La disoccupazione di massa, i tagli al welfare, la mancanza di sicurezza in ogni aspetto della vita – tutto questo richiede una risposta. I vecchi partiti del centrosinistra sono ormai compromessi dal loro sostegno al programma di austerità. La loro idea di un capitalismo compassionevole che può funzionare nell’interesse di tutti è chiaramente una truffa. Com’era prevedibile, messi di fronte a questa verità, si sono allineati con i partiti della destra. Abbiamo bisogno di ricominciare da capo. Abbiamo bisogno di nuovi partiti della sinistra che capiscano e difendano gli interessi di tutto il popolo. Dobbiamo unirci in questo progetto attraverso tutta l’Europa. Potremo riuscirci solo se trasformiamo in una realtà l’’Internazionale’!»
KEN LOACH
dalla pagina Facebook del Teatro Valle Occupato
«Credo che la sofferenza di oggi possa insegnare qualcosa alla sinistra: per esempio, che non si vive di sole tattiche, la sinistra non può farlo. Che non si può passar sopra i principi, non sono trattabili. Che con Berlusconi non si fanno riforme né accordi. Che le ambiguità del passato si pagano tutte. Berlusconi, la destra, possono fare quello che vogliono, possono sfondare il muro della decenza e della costituzionalità e restano in piedi lo stesso. Ma se la sinistra non è limpida, unita, sinceramente agganciata a dei principi di igiene politica che tutti riconoscono, allora la sinistra paga e duramente. Non ha alternative all’essere “brava”, sincera, unita, pulita. Aggiungerei generosa. È come se la storia la richiamasse senza sconti al rispetto della sua natura, della sua vocazione. Quel fronte ideale che Grillo si impegna a rivendicare per sé e per la sua formazione esiste già: sta nella base della sinistra».
Francesco Guccini
scritto da Maurizio Zaffarano e pubblicato contemporaneamente sul blog Verità e Democrazia
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Composizione fotografica di Luca Peruzzi |
Tutti noi che ci sentiamo ancora parte del popolo della sinistra dobbiamo fare in ogni caso la nostra parte e non aspettarci regali da chicchessia: il governo dell’inciucio benedetto da Napolitano non durerà pochi mesi, c’è tempo per agire ma serve al più presto, vincendo divisioni ormai senza più senso, riorganizzare una sinistra degna di questo nome che torni a giocare un ruolo determinante nella vita politica italiana.
Pieta’ per la nazione i cui uomini sono pecore
e i cui pastori sono guide cattive
Pieta’ per la nazione i cui leader sono bugiardi
i cui saggi sono messi a tacere
Pieta’ per la nazione che non alza la propria voce
tranne che per lodare i conquistatori
e acclamare i prepotenti come eroi
e che aspira a comandare il mondo
con la forza e la tortura
Pieta’ per la nazione che non conosce
nessun’altra lingua se non la propria
nessun’ altra cultura se non la propria
Pieta’ per la nazione il cui fiato e’ danaro
e che dorme il sonno di quelli
con la pancia troppo piena
Pieta’ per la nazione – oh, pieta’ per gli uomini
che permettono che i propri diritti vengano erosi
e le proprie libertà spazzate via
Patria mia, lacrime di te
dolce terra di liberta’!
Lawrence Ferlinghetti